Varney Il Vampiro: L'Inafferrabile #2

T.P. Prest & J.M. Rymer

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    Titolo: Varney il Vampiro. L'inafferrabile
    Autore: Thomas Preskett Prest, James Malcolm Rymer
    Data di pubblicazione: Luglio 2010
    Copertina:
    SPOILER (click to view)

    Voto del recensore:
    © Recensione by: X

    Una sorpresa la seconda parte della trilogia dedicata a Varney il Vampiro; una sorpresa che risolve la scelta di dividere in tre volumi una storia imponente, assai elaborata e che necessita di esser assorbita mentalmente pezzo per pezzo al fine di poter gustare l’evolversi delle situazioni e, soprattutto, dei personaggi. Ed è proprio in questa parte che si rivelano assai interessanti gli spunti di riflessioni posti nella prefazione da Fabio Giovannini in cui rintracciare quei punti di contatto, quei termini di paragone che rendono Varney il padre di tutti i vampiri: un prototipo che fino a questo momento, in realtà, non era così pienamente riconoscibile.

    La visione stereotipata con cui era stato presentato Varney fin dalle prime pagine si ribalta assumendo così nuovi significati, poiché questo è decisamente il libro del cambiamento, collettivo ed individuale.Dopo aver destato le folle rese cieche dal vento impetuoso della superstizione, dopo aver cambiato il corso degli eventi di Bannerworth Hall costringendo i suoi abitanti ad abbandonarla, ecco che gli autori si dilettano con nuovi scenari, questa volta intimisti, incentrati sui diversi personaggi pronti a popolare il mondo della notte e quello del giorno. Ed i protagonisti viaggiano in parallelo alle loro storie, tra le più comuni o piene di imprevisti per amore della conoscenza, come quella dell’ammiraglio Bell o del dottor Chillingworth.

    Si scopre che nella storia non esistono ruoli marginali, poiché tutte le figure che si aprono tra le pagine assumono una posizione di primo piano nel mutamento degli eventi. Cade il velo che celava alcuni misteri ed altri se ne aggiungono, con misteriosi viandanti che si avvicinano ai luoghi del vampiro, mentre nuove curiosità si infilano abilmente tra gli interstizi della storia.

    Si scopre soprattutto il dettaglio umano del temibile Francis Varney, di quell’oscuro e pallido volto soprannaturale che si rigenera ai raggi della luna, ma corre inseguito e malmenato dalla folla per schiantarsi indifeso ai piedi di Flora Bannerworth: “per una volta nella vita, Sir Francis Varney, tremò; era profondamente angosciato, anche se non era tipo da abbandonarsi alla disperazione. Tuttavia quel segno di odio e di persecuzione spietata era troppo netto per non ripercuotersi anche sulla sua mente: egli era sicuro che la marmaglia stesse arrivando con l’espresso proposito di stanarlo” (pag.187).

    Per la generosità di colei che è stata la prima vittima innocente del suo piano diabolico, unitamente a quella del di lei fidanzato Charles, imprigionato dalle mani dell’oscuro signore, il vampiro si scopre uomo, privato del livore di un passato macchiato dall’assassinio e dalla bramosia, libero da quell’ombra malefica che gli riempie la mente. Varney è soprattutto finalmente l’uomo che iniziare a raccontare quello che per mano di altri avevamo iniziato lentamente a comprendere.

    L’imponente opera s’interrompe ancora, lasciando aperte altre strade ed altri tentativi, probabilmente infruttuosi da parte mia, di immaginarne il finale. Seppur continuo nella narrazione, rispetto al primo in cui ovviamente primeggiava l’azione della folla ed il mistero avvolgeva il destino di molti, qui si avverte con minor forza la tendenza degli autori ad intervenire nel corso della storia lasciando alle parole dei personaggi il compito di rivelare se stessi.


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    Edited by airali^^ - 19/1/2011, 02:44
     
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0 replies since 5/8/2010, 21:34   73 views
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